usa la dieta

per prevenire le malattie.

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Inizia subito a prenderti cura di te!

Dr. Giovanni Salvatori

“La nutrizione rappresenta la prima forma di prevenzione medico sanitaria di cui disponiamo per vivere in uno stato di piena efficienza fisica.”

Aree di lavoro

  • Stress Ossidativo

    Lo stress ossidativo è una condizione che si verifica quando c'è uno squilibrio tra la produzione di specie reattive dell'ossigeno (ROS), comunemente conosciute come radicali liberi, e la capacità del corpo di contrastarle o disintossicarle attraverso meccanismi di difesa antiossidanti.

    Questi radicali liberi possono danneggiare le cellule, le proteine e il DNA e promuovere uno stato infiammatorio capace di favorire l’insorgenza di patologie, da lievi a gravi.

    La causa principale dello stress ossidativo è la limitata capacità rigenerativa dei tessuti (invecchiamento cellulare) indotta da squilibri alimentari ed ambientali o da un’eccesiva attività fisica (over training).

    Per gestire e contrastare alla fonte lo stress ossidativo attraverso la dieta, è importante consumare cibi ricchi di sostanze capaci di promuovere l’espressione di geni essenziali all’attività rigenerativa di quei componenti cellulari che rappresentano la principale fonte di ROS. Attraverso la dieta si possono introdurre nel nostro corpo sostante bioattive la cui funzione non è energetica ma di modulazione dell’espressione di geni capaci di migliorare la fisiologia cellulare e di prevenirne l’invecchiamento (nutrigenomica).

  • Nutrizione e salute del microbiota.

    Il microbiota intestinale svolge un ruolo importante nella digestione, nell'assorbimento dei nutrienti e nella regolazione del sistema immunitario.

    Alterazioni del microbiota possono portare ad condizioni patologiche gastrointestinali di diversa gravita come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS), il morbo di Crohn/Colite ulcerosa (IBD) o la sindrome da sovracrescita batterica (SIBO). L’alterazione del microbiota può inoltre essere alla base di una permeabilità intestinale al passaggio di sostanze capaci di promuovere un’infiammazione sistemica che può arrivare a coinvolgere anche organi distali come il cervello.

    Al fine di mantenere uno stato di piena salute gastrointestinale (eubiosi) e fondamentale salvaguardare la piena salute del microbiota attraverso un corretto apporto di fibra alimentare principalmente da frutta, verdura e cereali. L’equazione più fibra alimentare migliore salute del microbiota non è però corretta. Come sempre nell’approccio nutrizionale l’equilibrio e fondamentale, occorre bilanciare la dieta con apporti di fibra solubile ed insolubile con caratteristiche di viscosità adeguate alla condizione dell’ospite. Anche l’integrazione probiotica, quando necessaria, va personalizzata in funzione delle condizioni intestinali (IBD, IBS, SIBO), impiegando ceppi batterici specifici in relazione alla necessita del paziente. Un’integrazione probiotica generalizzata e spesso poco o per nulla efficiente o addirittura, in certe condizioni, peggiorativa.

  • Nutrizione e sindrome metabolica.

    La sindrome metabolica è una condizione spesso associata all’obesità e al sovrappeso, caratterizzata da diverse condizioni fisiopatologiche, tra cui le più rilevanti sono: ipertensione, iperglicemia e dislipidemia e steatosi epatica (fegato grasso).

    Le cause di questa condizione sono diverse ma la principale tra queste è l’eccesso di grasso corporeo. Il grasso nel nostro corpo opera come un organo endocrino e produce mediatori dell’infiammazione (citochine) le quali contribuiscono a ridurre la sensibilità insulinica (diabete), la plasticità vascolare (ipertensione) e a favorire la sovrapproduzione di grassi plasmatici ed epatici (dislipidemia, steatosi epatica).

    Una dieta sana e un aumento dell'attività fisica mirate alla progressiva riduzione del grasso corporeo possono pertanto aiutare a prevenire o migliorare la sindrome metabolica. La riduzione del consumo di zuccheri semplici e grassi saturi, ed un apporto adeguato di grassi buoni e proteine ad alto valore biologico, può contribuire a migliorare la salute metabolica riducendo lo stato infiammatori di basso grado.